Psicosofia Sinergetica cancellata da Wikipedia

La Psicosofia avrebbe avuto una sua pagina su Wikipedia, dove tuttavia i contenuti sono stati giudicati “palesemente non enciclopedici”, mi permetto di dissentire e di postare lo screenshot di come la pagina appariva e di seguito il testo che conteneva prima di essere censurata (ops, volevo dire: cancellata per giusta causa).

Psicosofia Sinergetica

 

La parola Psicosofia è composta da psyché (ψυχή), anima, e sofia (σοφός), sapienza, saggezza. Il termine appare per la prima volta in latino, psychesophie, nel terzo tomo degli Elementa metaphysicae del salernitano Antonio Genovesi (1743-1756)[1]. Successivamente Rudolf Steiner, in una serie di conferenze da lui tenute a Berlino nel 1910 (trascrizione e traduzione: 1939)[2], seguendo la costruzione di “Antroposofia” per riferirsi allo studio dell’uomo e “Pneumatosofia” per gli aspetti legati allo spirito, ricorre a “Psicosofia” per riferirsi allo studio dell’anima umana.

In un articolo pubblicato sulla rivista L’Altra Medicina a febbraio 2022[3] gli autori, il dottor Benedetto Tangocci e la dottoressa Monica Forghieri, ricorrono a “Psicosofia”, attingendo direttamente al suo significato etimologico di “sapienza dell’anima”, per riferirsi a quella che – affermano – vuole essere una disciplina distinta dalla psicologia. Nel libro da loro successivamente curato, dove sono raccolti interventi loro e di altri colleghi[4], la disciplina viene maggiormente dettagliata e definita “Psicosofia Sinergetica”.

La Psicosofia Sinergetica

La Psicosofia Sinergetica nasce dal lavoro di alcuni membri di un gruppo di laureati in psicologia, psicologi e/o psicoterapeuti, definitosi Sinergetica, Movimento di Libera Psicologia, da sinergia (cooperazione di più elementi per il raggiungimento di un risultato comune) e etica (la riflessione filosofica sul comportamento umano).

La disciplina si propone[4] di accompagnare le persone a comprendere il senso della propria esistenza, in una relazione di aiuto che sia un ponte tra psicologia e spiritualità. Caratteristica degli psicosofi è infatti la formazione in psicologia, che li differenzia dai counselor o dai coach, e l’attenzione posta nel loro lavoro alla dimensione spirituale, da non intendersi come riferimento a nessuna specifica religione. La disciplina si presenta come non sanitaria, caratteristica che la distingue da tutti gli orientamenti psicoterapeutici (compresi quelli più attenti alla dimensione spirituale), ed è pertanto aperta sia a psicologi che intendono affiancare al proprio lavoro questa distinta modalità di intervento sia a professionisti che pur disponendo della formazione necessaria a svolgere la professione di psicologo/psicoterapeuta hanno scelto di non professarla.

Gli autori affermano che nel corpus fondante la disciplina confluiscono sia conoscenze scientifiche che mutuate da antiche tradizioni e si presentano non come insegnanti ma come “accompagnatori”, probabilmente più esperti in alcune tratte, nel viaggio esistenziale di chi a loro si rivolge. L’approccio è quindi non direttivo, ma empatico, maieutico, in una relazione che si propone di essere da anima a anima[4].

Il manifesto

Nell’articolo sulla rivista l’Altra Medicina[3] è presentato per la prima volta il manifesto della disciplina:

La “sapienza della psiche” è per noi un percorso che riconosce all’essere umano una sua interezza e che quindi si interessa al tutto, hòlos (ὅλος), in una visione che sia realmente olistica, nella sua primaria accezione di interesse non ridotto solo a alcuni aspetti dell’esistenza umana. Siamo pertanto interessati a ogni aspetto dell’essere umano, sia psichico, che fisico, emotivo, sociale e spirituale, pur attribuendo particolare importanza all’anima umana che riconosciamo essere il ponte naturale tra il corpo e lo spirito. Riteniamo che ogni individuo sia un’unità biopsicosociale e al contempo sia parte di un Tutto, sia nella sua accezione spirituale che in riferimento alla Natura.

Gli psicosofi, pur consapevoli dell’importanza delle conoscenze e delle competenze derivanti dalla propria formazione, non si riconoscono né in rigidi sistemi diagnostici né nell’applicazione di protocolli standardizzati. Sentiamo invece centrale l’importanza dell’intuizione e dell’empatia come modalità conoscitiva profonda e immediata di un altro essere umano. Gli psicosofi si pongono quindi come dei facilitatori, degli accompagnatori, che aiutano l’individuo a entrare in contatto con la propria parte animica, in modo che ogni persona, come da un seme, possa germogliare e divenire ciò che in essenza già è. Sappiamo che a tal fine è necessario accettare e perdonare il proprio passato e le proprie radici, diversamente questi aspetti sono vissuti come se fossero delle colpe da espiare e rischiano di dare vita a delle strategie inconsce autopunitive. All’opposto, riteniamo che le crisi e le difficoltà siano delle opportunità che aiutano a evolvere. Ci impegniamo quindi a accogliere la vita nel suo insieme e, per quanto possibile, a non giudicare. Aiutiamo chi si rivolge a noi a togliersi dal ruolo di vittima e a assumere quello di protagonista.

Promuoviamo uno stile di vita che rispetti una sana alimentazione, un adeguato movimento fisico, dei ritmi biologici salutari e la ridotta esposizione ai mezzi digitali in favore di un maggiore contatto con la Natura per facilitare il senso di profonda connessione con essa. Incoraggiamo la creatività in ogni sua forma, sia essa di natura artistica, che espressa in lavori manuali, che manifestata nella libertà di pensiero e nella formazione di un proprio spirito critico. Stimoliamo l’integrazione di ogni parte di sé, verso una più profonda consapevolezza.

Sentiamo essenziale guidare le persone che si rivolgono a noi nella scoperta del significato profondo del loro essere al mondo. Interrogarsi sul senso della propria esistenza, lungi dall’essere una domanda adolescenziale che dovrebbe essere accantonata crescendo, è infatti il necessario presupposto per non subire il peso dell’illusione di credersi esseri inutili in un mondo senza alcun significato. Siamo invece certi che intraprendere un percorso di comprensione della propria esistenza porti a ben altre conclusioni e che dalla consapevolezza di esse derivi una superiore qualità della vita. Nel fornire assistenza in tale percorso non dimentichiamo che ognuno è chiamato a trovare la sua risposta e che pertanto, pur sentendo la profonda valenza spirituale di tale intento, non riteniamo di legare il nostro lavoro a nessuno specifico insegnamento religioso.

Crediamo nel valore dell’esperienza diretta, riassumibile nella massima di “non credere a niente che non si sia personalmente sperimentato”. Il nostro lavoro non è pertanto direttivo ma maiuetico, non informativo (che vuole dare una forma) ma educativo, nella sua accezione etimologica di educĕre, ovvero di aiutare a tirare fuori ciò che è già presente. Si tratta di accogliere l’altro e assisterlo, accompagnarlo, nell’esprimere al meglio il suo vero sé, partendo dal facilitargli il riconoscimento dei condizionamenti che ancora subisce e, per quanto possibile, dall’aiutarlo a rappacificarsi con le proprie ombre. A tal fine, noi per primi, ci impegniamo in un analogo percorso che, ne siamo consapevoli, non ha mai fine. Non pensiamo quindi di detenere in tasca alcuna verità, se non nel migliore dei casi la nostra verità, e pertanto ci consideriamo dei “compagni di viaggio” di chi si rivolge a noi. Compagni per alcuni aspetti più esperti nel percorrere alcune tratte e in questo, ci auguriamo, utili anche al loro viaggio. Questo è il nostro scopo, gli anglosassoni direbbero, la nostra “mission”. Certamente, senza pregiudizio alcuno e con le migliori intenzioni, ci impegniamo al massimo perché il viaggio insieme sia piacevole e fruttuoso, nella direzione di una una maggiore consapevolezza di sé e di una migliore qualità della vita.

Psicosofia. Un ponte tra psicologia e spiritualità

Nel novembre del 2022 la casa editrice Terra Nuova pubblica la prima opera con la quale il gruppo di psicosofi si presenta al pubblico, col titolo di “Psicosofia. Un ponte tra psicologia e spiritualità”[4]. Il testo ha prefazione a firma del dottor Luca Speciani e è curato dal dottor Benedetto Tangocci e dalla dottoressa Monica Forghieri, che sono anche autori dell’introduzione, delle conclusioni e di alcuni capitoli. Nel libro sono inclusi interventi su vari temi di seguito succintamente riassunti.

L’accoglienza dei compagni di viaggio

Di Angela Zenari. Il capitolo chiarisce il valore attribuito all’accoglienza, all’ascolto empatico e al rapporto tra psicosofo e “viaggiatore” alla ricerca di una migliore comprensione degli aspetti spirituali della propria esistenza.

Maieutica, autoconsapevolezza e manifestazione di sé

Di Giordana Pavia. L’autrice ripercorre la metafora maieutica dello sviluppo di sé, conseguibile con l’apertura del cuore, evitando la trappola di credere l’amore un sacrificio, dandosi finalmente il permesso di essere se stessi.

Nominarsi e darsi un nome

Di Eleonora Arduino. L’autrice riflette sull’importanza delle parole e in particolare sull’effetto derivante dal portare, o darsi, un nome proprio, invitando ognuno a scoprire il nome che risuona dentro se stesso.

Un nuovo paradigma per l’anima

Di Monica Forghieri. Il capitolo riconsidera i concetti di spazio, tempo, casualità e stato di coscienza all’interno della dimensione animica, suggerendo di ricorrere all’intuizione consapevole come strumento per la missione di rimuovere gli ostacoli alla naturale maturazione dell’anima umana.

Anima e spirito, non riduciamoli a sinonimi

Di Benedetto Tangocci. Il capitolo ripercorre i significati attribuiti ai concetti di “anima” e “spirito” in varie tradizioni e da vari autori, invitando ognuno a una personale riflessione sui termini che non li riduca a sinonimi.

Maschile e femminile interiore. Dalla dualità all’essenza

Di Patrizia Scanu. Il capitolo differenzia tra maschile e femminile biologico, e i suoi effetti, e gli aspetti maschili e femminili interiori presenti in ognuno di noi, promuovendo un ricongiungimento di queste due polarità in un essere umano integrato.

Tra maieutica e conoscenza di sé. L’educazione come attività psicosofica

Di Patrizia Scanu. L’autrice riflette sulle modalità di un’educazione che sia conforme ai principi propri della Pisocosofia Sinergetica e che sia adatta a favorire gli obiettivi di crescita spirituale, sia con i bambini che con gli adulti.

la trasmutazione alchemica: trasformare il piombo in oro

Di Rosanna Camerlingo. L’autrice riprende la metafora alchemica del lavoro su di sé, visto come trasformazione della sofferenza nell’oro della consapevolezza spirituale, con particolare riferimento all’approccio corporeo di tale lavoro.

Fisica dell’invisibile

Di Alessandra Martignoni. Il capitolo espone alcune delle più recenti scoperte della fisica e le mette in relazione alle implicazioni che promettono di avere sul tema della comprensione della coscienza e della dimensione spazio-temporale.

Fare anima con gli anima-li

Di Simona Luci. l’autrice, a partire dall’espressione “fare anima” del poeta John Keats, ripresa da James Hillman, esplora la nostra relazione con la natura e in particolare con le anime del mondo animale.

L’anima in giardino: Psicosofia Sinergetica e coltivazione di sé

Di Francesca Grassi. Il capitolo percorre la metafora del giardinaggio come “anima horti”, coltivazione di sé stessi e delle proprie qualità, attenzione, dedizione e cura volte alla fioritura della propria e dall’altrui anima.

Natura e spiritualità

Di Sara Canale Clapetto. L’autrice presenta il ruolo di percorso di riconnessione con se stessi offerto dal contatto con l’ambiente naturale, e in particolare con quello montano, vero e proprio cammino verso la propria integrità.

Seminare bellezza

Di Antonella Garello. Il capitolo sottolinea l’armonia e il benessere che si prova davanti alla bellezza, sia godendone della presenza che impiegandosi in ogni occasione a gettarne i semi nella nostra e nell’altrui vita, come mezzo di sviluppo spirituale.

Il potere della risata. Umorismo e spiritualità

Di Serenella Bertolone. L’autrice espone il potere che la risata e un sano senso dell’umorismo hanno non solo per favorire il benessere e la leggerezza ma anche come strumenti di lavoro spirituale su di sé.

L’uso delle fiabe in Psicosofia Sinergetica come antichi percorsi di accesso al linguaggio dell’anima

Di Sabina Pia Vallerga. L’autrice rilegge la fiabe, e in particolare l’antica fiaba persiana “Il verbo degli uccelli“, come indicazioni sui possibili percorsi di vita in grado di parlare direttamente all’anima, nel suo linguaggio.

Tra fili e incontri si annodano legami

Di Laura Maria De Capitani. Il capitolo tesse un’analogia tra il lavoro manuale, nello specifico l’uncinetto, visto come una forma spontanea di meditazione e di raccoglimento in sé, e la cura delle relazioni interpersonali.

Il Qi tra Oriente e Occidente

Di Sabina Natali. L’autrice riprende il concetto di forza vitale, chiamato “Qi” nell’antica tradizione cinese, facendone dialogare gli insegnamenti con la visione della Psicosofia Sinergetica.

Approccio compassionevole, ascolto del respiro, del corpo e dello spirito

Di Alessandra Chiarini. Il capitolo mette in relazione con la Psicosofia Sinergetica una visione volta all’approccio compassionevole, basata sulla consapevolezza del respiro, sul radicamento alla terra e al corpo e sull’indirizzamento consapevole del flusso di energia vitale.

Morte e accompagnamento

Di Rita Margherita Saetti. L’autrice ripercorre, tra Oriente e Occidente, una visione che riporta la morte all’interno della riflessione sulla vita, favorendo in tal modo la comprensione del significato spirituale dell’esistenza umana.

Cercare il senso della propria esistenza

Di Benedetto Tangocci. L’autore sottolinea la necessità, per una vita realmente consapevole, di comprendere il senso della propria esistenza attraverso un percorso di ricerca individuale che non si limiti all’adozione di una qualche tesi altrui.

Appendice: Che differenza c’è fra psicologo e psicosofo

Di Patrizia Scanu. L’appendice riassume le principali differenze esistenti tra la figura professionale di psicologo e quella di psicosofo.

Note

  1. ^ Antonio Genovesi, Elementa metaphysicae mathematicum in morem adornata. Vol. 3., Napoli, Ex Typographia Simoniana, 1743.
  2. ^ Rudolf Steiner, Antroposofia – Psicosofia – Pneumatosofia. tr.it, Roma, Edizioni di Religio, 1939.
  3. ^ Benedetto Tangocci e Monica Forghieri, Noi, Psicosofi, in L’Altra Medicina, n. 112.
  4. ^  Benedetto Tangocci e Monica Forghieri (a cura di), Psicosofia. Un ponte tra psicologia e spiritualità., Firenze, Terra Nuova, 2022.

Bibliografia

  • Benedetto Tangocci e Monica Forghieri, Noi, Psicosofi, in L’Altra Medicina, n. 112.
  • Benedetto Tangocci e Monica Forghieri (a cura di), Psicosofia. Un ponte tra psicologia e spiritualità, Firenze, Terra Nuova, 2022, ISBN 9788866817888.

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